
La Marina Israeliana, si prepara a prendere il controllo in alto mare delle 50 imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, ormai all’interno delle acque di loro competenza. Alle 2.30 Italiane, dalle imbarcazioni, il comunicato dell’ingresso nella zona ad alto rischio, contro ogni avviso di fermarsi lanciato dal Governo Italiano nei giorni scorsi.
Il governo Israeliano, è pronto ad intervenire, le imbarcazioni riceveranno un primo avviso di tornare indietro (come minimo in acque internazionali), al rifiuto saranno prese sotto il controllo di Israele. I passeggeri saranno trasferiti prima al porto di Ashdod, e successivamente nella prigione di Ketziot. Chi accetterà, verrà rimpatriato nel proprio paese d’appartenenza, chi rifiuta verrà processato davanti ad un ‘tribunale speciale’. E’ stato già comunicato, che Flotilla non sbarcherà a Gaza, quindi è ormai questione di ore, l’intervento militare.
La fregata Alpino, dopo le ore 3 Italiane (commentando e aggiornandovi costantemente), possiamo confermare che le imbarcazioni umanitarie, hanno ricevuto l’ultimo allert. La nave si fermerà e non proseguirà all’interno delle zone pericolose. Era da stupidi procedere, per ottenere il nulla, salvo rischi sia per i componenti delle imbarcazioni, sia per lo svolgimento delle trattative diplomatiche.
E’ intervenuta anche la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Con il piano di pace, discusso nelle scorse ore da Trump, si è aperta una vera speranza per porre fine alle sofferenze delle popolazioni Palestinesi. Questo accordo, si basa su un equilibrio fragile, che in molti vorrebbero far crollare. L’ingresso di Flotilla all’interno del blocco navale israeliano, è una minaccia per l’intero piano. Per questo si dovrebbero fermare, accettando le vie alternative per la consegna degli aiuti”.
L’intera vicenda resterà osservata da tutta l’opinione pubblica nelle prossime ore. L’Unione Europea ha già lanciato appelli alla prudenza, mentre diversi osservatori ricordano gli esiti drammatici che in passato hanno ottenuto operazioni simili.